La sera che ho visto Mad Max Fury Road

Quando vivi fuori – ma fuori fuori – dalla “grande città” ogni cosa può prendere la piega dell’avventura. Perciò quando si decide con un amico di andare a vedere Mad Max Fury Road a circa un mese dall’uscita, questa, diventa un’impresa. Prima di tutto il film in questione non è in programmazione più in nessun modo  luogo lago il mondo l’universo CINEMA, questo ha tolto un sacco di opzioni lasciandoci solo quella di andare in città e che siccome che sono cecata (vedere immagine illustrativa) avevamo ancora meno scelta e dovevamo cercare spettacoli in 2D. Siamo partiti dal paese per lo spettacolo delle 22,30. hqdefault Partiti in ritardo di mezz’ora sulla tabella di marcia, e seguendo diligentemente il codice stradale, siamo riusciti ad entrare nel cinema multisala durante i trailer e abbiamo visto Unfriended e commentato ché Beavis & Butthead ci facevano la parte delle scolarette della scuola cattolica.

Il nuovo genere di horror, ragazzi. Quello che non ti fa staccare gli occhi dallo schermo. Ma alla morte del ciccio, un po’ la voglia di vederlo ci è venuta. Ma dato che eravamo nella sala più sfigata del cinema, tra i trailer e il film non c’è stato stacco e quindi le prime parole di Max, ce le siamo perse. Anche perché la fidanzatina amorosa du du du da da da di quello seduto di fianco a me, mi ha tirata per la manica dicendo, “Ma adesso state zitti, eh.” Eh. Perché effettivamente, in Mad Max Fury Road c’è talmente tanto dialogo con tanto silenzio e pathos intorno che se si perdeva una battuta non ci si capiva più nulla della trama. Mad-Max-Fury-Road-Comic-Con-Trailer-Italiano-HD-YouTube “Il mio nome è Max. Ero un poliziotto.” Questa è la battuta che si è persa, se la signorina sta leggendo. Signorina la quale faceva “sssh ssssh” anche se si parlava durante le mille esplosioni del film. Però, che udito.

Considerato che vi sto facendo un panegirico incredibile su tutto il contorno, magari vi state anche chiedendo se alla fine il film, m’è piaciuto. E io ve lo dico. Mi è piaciuto.

Kiss kiss (bang bang) …

No, dai. Scherzo. Mi è piaciuto sul serio ma magari due cosette in più ve le dico. Intanto a 10 minuti del film mi sono prodotta in un vergognosissimo sussurro (“sssh ssssh”) nell’orecchio del mio compagno di cinema in cui dicevo, “Ma sai che io non ricordo nulla dell’originale?”. E perciò, possiamo dire che io me la sia goduta un po’ di più senza aspettative né speranze e le millemila esplosioni mi hanno fatta sghignazzare di pura gioia come un bambino che scarti i regali di Natale. La trama la riassumo velocissimamente. In un mondo post apocalittico, dove i valori sono tutti sfalsati in una ricerca continua del Valhalla, ma soprattutto di carburante per raggiungerlo, si muovono i protagonisti Furiosa, Max, le angeliche concubine, il Figlio di Guerra Nux e il cattivissimo Immortan Joe. Il resto è fughe, corse, inganni, follia verso la libertà. Verso la libertà e indietro per prendersi lAcqua Cola (santi numi) della Cittadella, che ci hanno tutti l’hobby dell’orto botanica e la domenica poi ci si fa la pasta col pomodoro fresco.

Il-chitarrista-di-Mad-Max-Fury-Road
io vorrei che lui mi seguisse ogni volta che esco di casa, tipo

Diciamo che la trama mi ha stupita nel senso che: dopo gli scontri lungo il deserto, le morti più o meno cruente e più o meno divertenti, pensavo ci si fermasse. Invece si va avanti e i protagonisti si vogliono riappropriare della propria libertà ritornando da dove erano scappati, la Cittadella. Diciamo che spogliandolo da battute come, “Loro cercano speranza, e tu cosa cerchi?” Mad MaxRedenzione” Furiosa Che mi hanno fatto calare la palpebra, il suo senso profondo ce l’ha ed io l’ho apprezzato. Il mio personaggio preferito è Nux, Figlio di Guerra che vuol fare carriera e rifiutato dal Valhalla per ben tre volte, decide di passare dalla parte di Furiosa e anche di innamorarsi. Che tenerona che sono. nicholas_hoult_as_nux_in_mad_max_fury_road-1920x1200-1A questo punto, posso davvero chiudere il post e bevendo una gustosa padellata di acqua Cola, dico AMMIRAMI!

Kiss kiss (bang bang)

Valentina Di Martino

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