Gudetama – dormi, tanto prima o poi verrai mangiato: storia di un personaggio Sanrio demotivato

Nottata d’angoscia immotivata e insonnia. Che fai? Ti ritrovi a cercare in internet un personaggio intravisto in una foto su Instagram, che stai scorrendo compulsivamente per prendere sonno, con cui senti subito una certa affinità.

L’uovo scazzato.

Bollito, fritto, in camicia, alla coque, con una copertina di bacon ma sempre e imperituramente scazzato.

È Gudetama (gude da pigro e tama da uovo) è un nuovo personaggio della Sanrio, casa madre di Hello Kitty.

Gudetama

Se pensavate che la Sanrio sfornasse solo personaggi incredibilmente allegri e insopportabilmente iper attivi, vi sbagliavate. Gudetama è pigro, svogliato e privo di motivazioni.

Anche se ovviamente lo stile super kawaii da mandarvi il cuore e il cervello in pappa ce l’ha anche lui, Gudetama è un inguaribile fatalista e infatti, nella bio del suo account Twitter scrive, “Non ho voglia di twittare ogni giorno, è una tale seccatura. Lo farò solo perché i pezzi grossi mi dicono di farlo, tanto lo so che alla fine verrò mangiato.”

Prima che venga mangiato però, ci vorrà tempo dato che sembra essere davvero molto apprezzato dal pubblico. E potevano mancare i gadget classici made in Sanrio? No, ovvio.

In più, ovviamente la Sanrio ci ha messo su anche una serie web, piccoli episodi che mostrano la voglia di far nulla del piccolo uovo.

Per un’appassionata di personaggi più o meno cicciosi e teneri come me, Gudetama è l’incontro perfetto tra tenerezza e cinismo, un Grumpy Egg che solo i jappici potevano inventarsi.

Vado ad avvolgermi nel bacon e a dormire.

Kiss kiss (bang bang)

Valentina Di Martino

2 pensieri su “Gudetama – dormi, tanto prima o poi verrai mangiato: storia di un personaggio Sanrio demotivato

  1. io ho la versione tamagotchi in lingua inglese. L’ho preao su ebay da un venditore californiano e mi piace un casino! E’ veramente minuscolo e non chiama praticamente mai. Comodo da giocare e da portare in giro nascosto in tasca (se alla mia età mi scoprissero con un tama in tasca mi farebbero rinchiudere)

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