(In occasione dell’uscita della nuova edizione di Farfalle in un Lazzaretto di Camilla Ronzullo, vi ripropongo, essendo questo un libro a cui sono particolarmente legata, la mia recensione uscita l’8 giugno 2013 su Uncanny Nerdz e andata dispersa per qualche tempo)
Quando crei una coperta patchwork ogni quadrato ha un suo posto, un suo concetto un suo perché Ogni punto ad unire i vari pezzi è indispensabile. Quando ti ritrovi tra le braccia questa coperta dai vari colori dei vari umori, l’unica è avvolgercisi stretti e vivere il momento.
Farfalle in un lazzaretto è così.
Ma è anche un Bolero. Inizia piano, languido e poi ti trasporta.
*** Questo libro l’ho amato tanto che non volevo finisse mai. per questo è così difficile scrivere una recensione che sia all’altezza. ***
Due scrittori trentenni, Agata Lorenzi e Marco Robustelli, legati da un passato d’amore e passione e un presente di ripensamenti e egocentrismi, si trovano davanti ad un impasse.
Entrambi di successo, non riescono a uscire dalle sabbie mobili che si staglia tra il libro di grande successo e la prossima pubblicazione.
Entrambi, si ritrovano per una serie di circostanze a frequentare una terapia di gruppo al quanto sui generis con il Professor Leone Spiegalmann, famoso psicologo.
Con i nostri protagonisti, ci saranno anche la scrittrice di romanzi erotica Colette, il giallista stra famoso e cult della televisione italiana Lucaretti e il prodigio della poesia cimiteriale, Mortimer.
Inizialmente i protagonisti della storia, che si intrecciano, si slegano e allontanano e poi si riuniscono a sorpresa, sembrano stereotipi. Esattamente come ognuno può sembrarlo ad un primo incontro. In una società dove sei quello che fai, tutti noi appariamo cliquè. Ad una seconda occhiata però, cominciamo a prendere tridimensionalità. Il nostro passato, le nostre speranze, i dolori, le gioie. E’ così per i protagonisti del libri di Camilla Ronzullo.
Ognuno, si presenta alla terapia di gruppo, ognuno con i propri tormenti da pagina bianca e si presentano agli altri come caricature di loro stessi. Ma i vezzi e vizi di ognuno fanno capolino e tra panini alla mortadella mangiati in salumeria, prime sbronze e canzoni cantate a squarcia gola nella notte, ci si innamora di tutti. Li si vorrebbe seguire nell’intimità, prenderci un caffè,andarci ad un concerto con queste persone. E sottolineo persone.
Sottolineo. Buffo. Ma questo è anche il primo libro che abbia mai sottolineato, scritto e spiegazzato per la cura con cui mi sono sorbita ogni frase, ogni parola.
(…) Capita così con i libri. Capita che si passi un’intera esistenza a lagnarsi di non aver vissuto altre tre vite contemporaneamente e che poi ci si ritrovi in mano un rettangolo di carta stampata, capace di descriverci meglio di quanto saremmo mai riusciti a fare noi stessi. (…)
Lo stile è veramente originale, arabescato e ricercato. Ironico e buffo come un persona che inciampa ma non si fa male.
Non ho trovato cali né nella storia, né nello stile. Insomma, se non l’avete capito, è assolutamente consigliato.
Ma non voglio fermarmi qui e vi racconto anche la storia dietro questo romanzo.
Da come si legge al fondo del libro è nato a Rapallo nel 2008 ma presentato come libro nel 2012 presso il Writer Festival di Milano. Poi, è stato pubblicato su Amazon in ebook e in cartaceo è stato stampato in pochissime copie grazie alle vendite dei Cahiers, i quaderni che Camilla vende nel suo shop online.
Autoproduzione e sogni realizzati? Potete scommetterci! Appoggio in pieno questa scelta coraggiosa e romantica, anche perché in questo caso specifico il prodotto (sia digitale che fisico) è ottimo.
Ottimo è l’editing, che in barba alla case editrici più blasonate non mi ha fatto trovare nemmeno un refuso.
Ottima la stampa, con la copertina impreziosita da una foto di Camilla e dei riquadri in rilievo che danno la sensazione del quaderno da scuola, con l’adesivo per il nome e la classe.
La nuova edizione di Farfalle in un Lazzaretto potrete prossimamente acquistarla direttamente dallo shop online di Zelda was a Writer.
Questo libro è un raggio di sole. È sabbia tra le dita dei piedi. È una passeggiata. Una canzone urlata alla luna sotto la pioggia. È vento di cambiamento. È unico. È te. È me. È tutti quelli che lo prenderanno tra le mani e lo leggeranno.