Non sono io, sei tu! – di come ho abbandonato alcune serie tv

Guardando numerose, innumerevoli! serie televisive è naturale dopo un po’, fare una cernita. Anche perché non esiste – ahimé – una Giratempo che mi permetta di fare tutto ciò che vorrei in una giornata.

Perciò… taffetà caro, taffetà tesorino…*

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Sì, ma bando alla ciance! Quali sono le serie televisive che ho abbandonato senza rimorso?

Partiamo con calma, con una serie che non credo farà gridare allo scandalo.

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Man Seeking Woman è uno di quei telefilm su cui mi butto a capofitto: tratto da un romanzo, grottesco e surreale, ambientato a New York.

In genere, questi elementi, sono quelli giusti per farmi innamorare di una serie ma in questo caso, veramente non sono rimasta convinta. Un motivo su tutti è la totale indifferenza verso il protagonista. Zero empatia, zero interesse.

La trama verte tutta sui disastri amorosi del protagonista, Josh, alla ricerca dell’amore dopo essere stato scaricato dalla fidanzata. Con un taglio da commedia dell’assurdo e una serie infinita di metafore si arriva a momenti comici e in qualche modo poetici ma senza, almeno per me, fare centro.

Però poi arriva lui, che è tanto educato e simpatico.

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Tanaka, amabile fallico mostro giapponese

Anche se non sono una femminista che brucia il proprio reggiseno in piazza, devo ammettere che alcune volte l’ho anche trovato maschilista al limite dell’ottuso, alla ricerca di approvazione e risate.

Ora però scrivendone, quasi quasi mi è venuta voglia di riprenderlo per vedere se invece ho frainteso tutto.

Ma andiamo avanti con…

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Adoro le favole. La prima stagione mi ha fatta impazzire. Vorrei come vicino di casa *wink wink* Rumpelstilzchen ma davvero, arrivata alla terza stagione, non sono più riuscita a trovare un vero stimolo per andare avanti. Troppo ripetitivo, con Emma sempre più pura e più buona e insomma, tra uno sbadiglio e l’altro ho deciso di interrompere.

Tanta la delusione per la terza stagione che non ho nemmeno dato una possibilità a Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie, che non so se vi sia giunta voce, mi piace un sacco.

Questa terza serie tv me l’hanno consigliata in tanti e specialmente la mia amica Serenella, che ci rimarrà malisssssssimo (ma anche no) ed è…

Penny-Dreadful-Title

Appena uscì, nel maggio del 2014, guardai la prima puntata. O almeno credo. Ricordo la sigla – bellissima – un pisolino stupendo e i titoli di coda. Come dite? C’era una storia in mezzo?

Beh, ma ho provato a rimediare. Qualche settimana fa ho visto la prima puntata. Poi la seconda. Ma all’arrivo di Dorian Gray, ho desistito. Ma davvero? Quella faccia da imbecille Dorian Gray?

*ehm, scusate lo sfogo*

Ovviamente non è per la faccia da pesce lesso di Dorian Gray che ho deciso di interromperne la visione ma anche per il numero spropositato di fatti, nozioni, personaggi celebri buttati nel calderone tutti insieme. Nonostante quindi, i vestiti meravigliosi di Eva Green, i dialoghi ben scritti e la bella atmosfera devo dire: no a Penny Dreadful, sì ad altre serie televisivo.

Ché uno non può mica vedere tutti i telefilm con mostri, vampiri e Billie Piper tubercolotiche che ti passan davanti!

L’ho tenuto per ultimo, perché so che in molti non riusciranno a capacitarsene…

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Ho visto solo una puntata, non ho giustificazioni se non che, quell’unica puntata, la prima, mi ha messo addosso una tale mestizia che non so se mai al mondo esisterà qualcuno capace di farmi ritentare con questa serie. Non sono mai riuscita a trovare la voglia e il tempo di andare oltre, nonostante mi sia stata davvero consigliata in tutti i modi.

In compenso mi fanno ridere come un’idiota i meme di The Walking Ghegg – non giudicatemi, please – e per capirle al meglio mi sono anche andata a spoilerare parte del telefilm.

Nella realtà, non sono solo queste le serie abbandonate e potrei citarvi anche Stitchers e How to get away with Murder, che mi hanno procurato lo stesso effetto soporifero di Penny Dreadful, Other Space, troppo demenziale anche per i miei gusti, Impastor il cui protagonista mi è odiosissimo, Minority Report che appena finito di vedere il pilot mi ha entusiasmato ma continuava a venirmi in mente che fosse coreografato da lui…

Enzo Paolo Turchi e Carmen Russo
Enzo Paolo Turchi: anche se l’internet me lo risputava fuori piangente all’Isola, è un coreografo.

… e l’entusiasmo è scemato.

Ma ci sono anche serie che ho interrotto manonpersempre, come Crazy Ex-Girlfriend, Jessica Jones, Chewing Gum e Arrested Development.

Ma se poi vi dico tutto in un solo post, che cosa scrivo io?

Kiss Kiss (bang bang)

*chi non ha colto, vada a cogliere le rape.

Valentina Di Martino

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