Cucumber + Banana + Tofu – e non è una ricetta vegan

Parlare delle serie create da Russel T. Davies, Cucumber, Banana e la web series Tofu non è semplice. E non perché le parole per descriverlo mi manchino o perché ormai, a tre mesi dalla sua conclusione, si è già parlato e detto tanto, ma semplicemente perché sono telefilm che mi hanno toccata profondamente. Ogni aggettivo mi sembra vuoto e dire che queste serie che trattano tematiche LGBT, ma che in realtà coinvolgono ogni tipo di “diversità” e ogni tipo di discriminazione, insomma, etichettarle come coraggiose… diviene superfluo e quasi insultante. Perché l’idea di Davies è molto di più, travalica l’idea di sessualità e diversità e morte e cordoglio. Insomma. Continuate a leggere e vediamo se riesco a spiegarmi.

Già vi avverto, ma lo rifarò anche in seguito, che questo post trasuderà spoiler e lacrime.

Cucumber Channel 4

Innanzitutto, precisiamo che parlare di tutte e tre le serie insieme è la scelta più naturale essendo tre storie strettamente legate l’una all’altra. Ma cominciamo con ordine. Tanto, che fretta avete?

Innanzitutto, i titoli delle tre serie, come ben spiegato nella prima puntata di Cucumber, derivano da uno studio scientifico sulle fasi dell’erezione maschile: la fase tofu, banana sbucciata, banana e cetriolo.

Eccovi la premiere, per farvi un’idea.

Cucumber parte da un’idea di Davies nel 2006, slittata e ampliata poi nel 2013, per colpa di un certo Dottore molto british dotato di cabina blu che ha avuto priorità assoluta sul resto. La storia, all’apparenza, è di quelle semplici e lineari. Henry Best, mezza età e un po’ di pancetta, rifiuta la proposta di matrimonio del suo compagno Lance Sullivan. Il fatto in sé, è già abbastanza sconcertante, siccome, apparentemente sono una coppia affiatata, di lunga data e con una casa di proprietà. Ma Henry e Lance hanno un segreto, Henry non vuole avere rapporti sessuali completi. Non ne ha mai avuti e non ha intenzione di averne mai. Per questo, entrambi, vivono una vita sessuale solitaria davanti a siti porno. Ma Lance, ama con tutta l’anima Henry e pensa che sposarlo sia la cosa più bella che potrebbe accadergli. Ma Henry, no. E dopo una nottata di alcool, sesso (quasi) a tre, finita con l’arresto di Lance e un povero malcapitato, Henry scappa. Perché Henry è convinto che là fuori, “ci sia ancora un altro cazzo” per lui, ma che Lance l’avrebbe di sicuro potuto aspettare. E poi, certo. C’è lui, Freddie.

freddie fox di cucumber e banana

Che ha effetti devastanti su qualsiasi essere umano.

Cucumber

Quindi Henry, lascia Lance, scappa di casa e va vivere nell’appartamento loft affittato illegalmente e a pochi spicci proprio da Freddie e lo scemissimo, ma adorabile Dean, ventenni, perennemente arrapati. Da qui in poi, le storie si intrecciano all’altro telefilm, Banana, che segue le vicissitudini dei più giovani del cast e inserisce storie toccanti e importanti di transgender e lesbiche, ma anche di stupri, sfruttamento e omicidi.

Non pensiate a questo punto, che con Cucumber e Banana si pianga sempre, eh. Perché lo humor inglese non molla mai, nemmeno nei momenti peggiori.

E ora, cari miei, è giunto il momento…

***SPOILER***

Cucumber, come abbiamo detto, segue principalmente le store di Henry. Henry che non vuole rapporti completi con i suoi partner, con le sue crisi, con il licenziamento e gli appuntamenti combinati su Grindr. Henry lo ami e lo odi e lo ami e poi lo apprezzi, insomma.

Ma nel frattempo, seguiamo anche Lance. Ancora innamorato di Henry ma che cerca di rifarsi una vita con un etero Daniel, suo collega, che non sa di essere gay. Ed è qui, cari miei, che arriviamo alla puntata numero 6. E se vi dico che non sono dovuta nemmeno andare a controllare il numero della puntata, dovreste capire quanto questa mi colpita e affondata.

Lance, forse, non è uno di quei personaggi a cui ti affezioni ma l’attore Cyril Nri e lo sceneggiatore, sono riusciti nell’arco di soli 50 minuti, a farci vivere la vita di questo personaggio. E non ci sono sorprese e non ci sono clamori perché questa, è la prima inquadratura della puntata.

Lance Edward Sullivan 1966-2015

Ma non per questo, il finale della puntata ha fatto meno male, anzi. Perché la morte di Lance, che arriva dopo la storia della sua vita tra gioie e dolori, arriva nel modo più orribile. Lance viene ucciso. Ucciso da un uomo che conosce così poco se stesso, da dover fingere sempre di essere qualcun altro. Un uomo di cui Lance si era infatuato riconoscendo un interesse reciproco, ma malato. Così, dopo che Daniel, sfida più volte Lance in un gioco di seduzione in stile Master/Slave lo accusa di averlo violentato e preda di una rabbia incontrollata verso se stesso, lo uccide.

Lance e la scena più bella di Cucumber.

Io non voglio aggiungere altro. Perché la scena è da vedere, se non lo avete ancora fatto. Se invece, l’avete vista, beh… sapete bene, che pugno nello stomaco sia stata. Fino all’ultima, sfarfallante immagine.

Ci tengo a condividere con voi, il dietro le quinte della puntata, perché Nri è un cuore e un’anima bella e ha fatto un lavoro senza precedenti per il “piccolo schermo”, per quanto mi riguarda.

La morte di Lance porta cambiamenti, orrore, ma come sempre, nella vita, i vivi continuano a vivere e non si fermano e si arriva all’ottava puntata sia di Cucumber che di Banana, seguendo il solito altissimo standard di regia e scrittura.

In particolare, l’ultima puntata di Banana ad un certo punto diventa un musical. Ma chi sono io per raccontarvi oltre?

***/SPOILER***

Alcuni momenti di Tofu, la web serie.

La web series Tofu è una raccolta di interviste su sesso e dintorni agli attori della serie, amici e personaggi dello spettacolo con drag queen e affini, in certi momenti, davvero illuminanti. Se volete, ecco il link per recuperarla integralmente.

Kiss kiss (bang bang)

Non siete gli unici a cui l’ho raccontata, la storia di Lance. L’ho raccontata ad un uomo, mentre facevamo il bagno insieme, occhi negli occhi. E ancora mi chiedo oggi, se abbia capito cosa ha significato per me.

Valentina Di Martino

3 pensieri su “Cucumber + Banana + Tofu – e non è una ricetta vegan

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