Questa è la storia di come ho cominciato a ripensare i luoghi comuni dell’arte grazie a Artàporter.
Il filo rosso del destino
Io non credo alla casualità. Io credo che i nostri passi siano in qualche modo guidati da un flusso di energia, sì, un flusso di energia che ci porta verso persone ed eventi affini a noi.
Perciò ripenso al giorno in cui sono andata a Paratissima, l’edizione 2021, mascherina in faccia ma occhi ben aperti in cerca di bellezza.
Ed è proprio lì che tre opere in particolare mi hanno chiamata, tre opere colorate, urbane, romantiche: i quadri del collettivo Rockmantic.
Li ho fotografati e condivisi con i miei followers su Instagram, entusiasta della scoperta.
Dopodiché ho semplicemente seguito il filo rosso che da Paratissima mi ha portato all’atelier Rockmantic e da una telefonata con Plagio (Massimo Gioscia) fino al rosso della cornice simbolo di Artàporter.
Artàporter… cos’è?
Artàporter profuma di rivoluzione, di arte urbana, di luoghi segreti da scoprire e io non potevo non farne parte, l’ho capito nel momento in cui di fronte a un flûte di bollicine ci siamo messi a parlare lasciandosi trascinare dall’entusiasmo per l’arte.
Questo progetto nasce dall’idea di Massimo Gioscia e Dario Ujetto insieme a due giovani co-founders Savio Musicco e Alyona Kosareva che porterà l’arte in esposizione in posti unici ed inaspettati.
Grazie alle mappe di Artàporter si potrà andare a prendere un gelato da Silvano e nel mentre ammirare le opere di Riccardo Fissore oppure tra una fetta di torta e un biscotto di Banco A Ristoro, pagare attraverso QRCode un quadro di Elisa Bonotti staccarlo dalla parete per appenderlo direttamente a casa propria!
L’idea di questa piattaforma è quella di “creare gallerie urbane con nuovi itinerari turistici legati all’arte” supportando lo sviluppo dell’arte emergente e incentivando anche l’affluenza a locali e negozi. Un vero e proprio sistema per rivedere i luoghi comuni dell’arte.
Sì, ma io che c’entro?
Io accompagnerò i curiosi come una guida turistica tra arte, curiosità, guide ai quartieri di Torino e non solo attraverso il blog del sito che potete seguire cliccando qui!
Mi fa sentire bene essere tornata a scrivere di qualcosa che mi piace davvero e anche orgogliosa di far parte di un’iniziativa così nobile.
Artàporter è la nuova rivoluzione artistica urbana!